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Paura della morte/impotenza/vulnerabilità/solitudine
Fagiana- Utente
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Paura della morte/impotenza/vulnerabilità/solitudine
AkiraSakura- Admin
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Re: Paura della morte/impotenza/vulnerabilità/solitudine
Bell'articolo.
Cosa che dicono praticamente tutti i mistici seri, incluso Castaneda.
BTW, la visione gnostica del mondo imho rimane pur sempre inficiata dal titanismo patriarcale ebraico. In essa persiste la necessità di preservare l'Io/Dio Padre Onnipotente, che viene considerato un qualcosa di "platonico" e aprioristico. Ma purtroppo, pure esso, per quanto astratto e sacrale, è destinato alla morte e all'annullamento.
Secondo me gli orientali (in particolare i cultori del Tao) la vedevano più lunga degli gnostici.
La natura uccide il Dio/Io e lo fa rinascere. E' il dilemma dell'eterno femminino che sovverte il patriarcato.
bisogna avere il coraggio di “guardare in faccia la morte” senza nasconderla a noi stessi.
Cosa che dicono praticamente tutti i mistici seri, incluso Castaneda.
BTW, la visione gnostica del mondo imho rimane pur sempre inficiata dal titanismo patriarcale ebraico. In essa persiste la necessità di preservare l'Io/Dio Padre Onnipotente, che viene considerato un qualcosa di "platonico" e aprioristico. Ma purtroppo, pure esso, per quanto astratto e sacrale, è destinato alla morte e all'annullamento.
Secondo me gli orientali (in particolare i cultori del Tao) la vedevano più lunga degli gnostici.
La natura uccide il Dio/Io e lo fa rinascere. E' il dilemma dell'eterno femminino che sovverte il patriarcato.
Fagiana- Utente
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- Messaggio n°3
Re: Paura della morte/impotenza/vulnerabilità/solitudine
Ho trovato quell'articolo cercando qualche informazione su Becker, che a sua volta ho incontrato in un libro che sto leggendo adesso, Dal dolore alla violenza di Felicity de Zulueta, che parla delle origini biologiche, psicologiche e socio-culturali della violenza alla luce della teoria dell'attaccamento e della psicologia del Sé.
In un capitolo molto intenso in cui viene riportato il caso di una donna abusata fisicamente e sessualmente nell'infanzia, si parla anche della difficoltà che psichiatri e psicoterapeuti incontrano nel trattare pazienti con storie simili, ossia persone che hanno sperimentato l'illusione della potenza e dell'invulnerabilità che ci mantiene "sani di mente". Inoltre a più riprese nel libro si parla del "tabù della tenerezza" e delle difese psicologiche volte a mantenere la stabilità del Sè e allontanare la consapevolezza dell'impotenza, della fragilità e della dipendenza.
In un capitolo molto intenso in cui viene riportato il caso di una donna abusata fisicamente e sessualmente nell'infanzia, si parla anche della difficoltà che psichiatri e psicoterapeuti incontrano nel trattare pazienti con storie simili, ossia persone che hanno sperimentato l'illusione della potenza e dell'invulnerabilità che ci mantiene "sani di mente". Inoltre a più riprese nel libro si parla del "tabù della tenerezza" e delle difese psicologiche volte a mantenere la stabilità del Sè e allontanare la consapevolezza dell'impotenza, della fragilità e della dipendenza.
AkiraSakura- Admin
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Re: Paura della morte/impotenza/vulnerabilità/solitudine
Sì, il gonfiare l'ego e il proiettare la propria dissociazione/impotenza/debolezza sull'esterno è un meccanismo fondamentale di salvaguardia della psiche.
Sostanzialmente, l'uomo per non impazzire ha bisogno di illusioni, tipo la fede, il consumo di ideali e grandi narrazioni ecc.
Per me il nichilismo attivo non esiste. L'uomo, se toccato nei suoi punti deboli, va in pezzi. Qualsiasi uomo.
Il problema imho è che il rigonfiamento dell'ego, quando diventa eccessivo, crea nevrosi e distacco dalla realtà.
Penso che la questione stia tutta qui: quale dose di realtà possiamo "ingoiare" per mantenere un equilibrio psicologico accettabile? Una bimba abusata o un bimbo dall'infanzia tremenda certamente hanno fatto un'indigestione di realtà anzitempo. Pure gli gnostici, vedendo bruciare il tempio di Gerusalemme avevano ingerito una bella dose di realtà, ma essendo adulti, hanno attutito l'indigestione con una teoria/illusione creata ad hoc per l'occasione.
Di mio propendo al rifugio nell'arte & nella scienza, e colleziono libri e bambole. Se la realtà è impermanenza, come la donna divina, l'Io è il rifiuto di essa. L'Io è Marduk che combatte contro Tiamath. Siamo lì.
Sostanzialmente, l'uomo per non impazzire ha bisogno di illusioni, tipo la fede, il consumo di ideali e grandi narrazioni ecc.
Per me il nichilismo attivo non esiste. L'uomo, se toccato nei suoi punti deboli, va in pezzi. Qualsiasi uomo.
Il problema imho è che il rigonfiamento dell'ego, quando diventa eccessivo, crea nevrosi e distacco dalla realtà.
Penso che la questione stia tutta qui: quale dose di realtà possiamo "ingoiare" per mantenere un equilibrio psicologico accettabile? Una bimba abusata o un bimbo dall'infanzia tremenda certamente hanno fatto un'indigestione di realtà anzitempo. Pure gli gnostici, vedendo bruciare il tempio di Gerusalemme avevano ingerito una bella dose di realtà, ma essendo adulti, hanno attutito l'indigestione con una teoria/illusione creata ad hoc per l'occasione.
Di mio propendo al rifugio nell'arte & nella scienza, e colleziono libri e bambole. Se la realtà è impermanenza, come la donna divina, l'Io è il rifiuto di essa. L'Io è Marduk che combatte contro Tiamath. Siamo lì.