Vabbò, allora torno a Mokke, il Mushishi lolicon che mi ha consigliato il Disi. Tenetevelo voi RE ZEROHHHH
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Mokke, che sicuramente non fa addormentare come Mushishi
AkiraSakura- Admin
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Meganoide- Moderatore
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Mokke, che sicuramente non fa addormentare come Mushishi
AkiraSakura ha scritto:Vabbò, allora torno a Mokke, il Mushishi lolicon che mi ha consigliato il Disi. Tenetevelo voi RE ZEROHHHH
Chi è il Disi?
Comunque il paragone fra Mokke e Mushishi non è del tutto azzeccato.
Molto meglio paragonarlo con Natsume Yuujinchou (che è estremamente simile, ma onestamente io avevo preferito di gran lunga quest'ultimo).
AkiraSakura- Admin
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In effetti Mokke ha quella "dinamicità" di cui Musciscì è privo, e infatti mi sta piacendo di più.
Il paragone l'ho fatto per la psicologia e l'animismo fusi assieme: gli yokai praticamente sono manifestazioni delle nevrosi o dei problemi quotidiani dei personaggi, proprio come accade in Mushishi.
Disi=Disillusion, quello che ha subbato ita Jigoku Shoujo.
Il titolo al quale hai paragonato Mokke non lo conosco.
Il paragone l'ho fatto per la psicologia e l'animismo fusi assieme: gli yokai praticamente sono manifestazioni delle nevrosi o dei problemi quotidiani dei personaggi, proprio come accade in Mushishi.
Disi=Disillusion, quello che ha subbato ita Jigoku Shoujo.
Il titolo al quale hai paragonato Mokke non lo conosco.
Meganoide- Moderatore
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No no, mettiamo in chiaro.
A me Mokke non è piaciuto granché per la sua eccessiva staticità e la mancanza di verve nei suoi archi narrativi (e, a dir la verità, l'avevo trovato decisamente palloso).
Natsume Yuujinchou invece, pur avendo degli elementi meno forti sulla psicologia, (in quanto essenzialmente nasce da uno shoujo/slice of life) mi era piaciuto di più in quanto le storie erano meglio costruite e si sposavano altrettanto bene col substrato folkloristico giapponese.
Mentre dal punto di vista psicologico (più o meno) mi era piaciuto di più xxxHolic; che gli autori, nella versione animata, distaccarono nettamente da Tsubasa Chronicles, l'altra opera delle Clamp con cui sarebbe decisamente imparentato, nonché estremamente inferiore (con mia somma gioia).
Comunque io Mushishi non lo vedrei mai dal punto di vista psicologico, ma da quello folkloristico/shintoistico, dove il mondo dei mushi è essenzialmente la controparte della natura, mentre Ginko non è altro che il monaco errante, una figura che sta a metà fra gli uomini e la natura e spessissimo deve fare da tramite o giudice, pur mantenendo un suo codice morale (che mantiene anche a costo di infrangere dei tabù o di tentare di opporsi alla natura) che lo rende comunque incontrovertibilmente umano.
Fondamentalmente un'opera improntata sul rapporto con la natura da un punto di vista filosofico/religioso di matrice orientale.
Fra l'altro, se ti è piaciuto Jigoku Shojo, io te lo consiglierei di buttare un occhio su xxxHolic.
A me Mokke non è piaciuto granché per la sua eccessiva staticità e la mancanza di verve nei suoi archi narrativi (e, a dir la verità, l'avevo trovato decisamente palloso).
Natsume Yuujinchou invece, pur avendo degli elementi meno forti sulla psicologia, (in quanto essenzialmente nasce da uno shoujo/slice of life) mi era piaciuto di più in quanto le storie erano meglio costruite e si sposavano altrettanto bene col substrato folkloristico giapponese.
Mentre dal punto di vista psicologico (più o meno) mi era piaciuto di più xxxHolic; che gli autori, nella versione animata, distaccarono nettamente da Tsubasa Chronicles, l'altra opera delle Clamp con cui sarebbe decisamente imparentato, nonché estremamente inferiore (con mia somma gioia).
Comunque io Mushishi non lo vedrei mai dal punto di vista psicologico, ma da quello folkloristico/shintoistico, dove il mondo dei mushi è essenzialmente la controparte della natura, mentre Ginko non è altro che il monaco errante, una figura che sta a metà fra gli uomini e la natura e spessissimo deve fare da tramite o giudice, pur mantenendo un suo codice morale (che mantiene anche a costo di infrangere dei tabù o di tentare di opporsi alla natura) che lo rende comunque incontrovertibilmente umano.
Fondamentalmente un'opera improntata sul rapporto con la natura da un punto di vista filosofico/religioso di matrice orientale.
Fra l'altro, se ti è piaciuto Jigoku Shojo, io te lo consiglierei di buttare un occhio su xxxHolic.
AkiraSakura- Admin
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Di xxxHolic ho il manga ma sono fermo al primo numero da anni e non riesco ad andare avanti. XD
La psicologia in Musciscì io l'ho vista, ogni puntata è incentrata sui problemi di un tizio a caso che lo "psicologo" errante risolve riprestinando l'armonia mente/natura.
Mokke non mi sembra palloso per adesso.
La psicologia in Musciscì io l'ho vista, ogni puntata è incentrata sui problemi di un tizio a caso che lo "psicologo" errante risolve riprestinando l'armonia mente/natura.
Mokke non mi sembra palloso per adesso.
Meganoide- Moderatore
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AkiraSakura ha scritto:La psicologia in Musciscì io l'ho vista, ogni puntata è incentrata sui problemi di un tizio a caso che lo "psicologo" errante risolve riprestinando l'armonia mente/natura.
Occhio che quello non è sempre psicologico, ma deriva dall'impostazione dell'opera.
Fondamentalmente Mushishi è delineato come opera di "problem-solving", e tutte le puntate si delineano allo stesso modo:
-C'è un problema di rapporto fra gli uomini e i mushi/natura (quasi sempre a causa del malo modo in cui gli uomini si approcciano ai mushi/natura o di come la natura/mushi tenda a ignorare delle zone in cui è presente l'uomo).
-Arriva Ginko e inizia a fare da "mediatore".
-La situazione si risolve (e frequentemente non a favore dell'uomo, cosa che ho trovato parecchio apprezzabile).
Quest'ultimo punto è uno dei pregi dell'opera, visto che rimarca che l'uomo non ha e non avrà mai il perfetto controllo di tutto, e che la natura è ancora in gradi di prendersi i suoi spazi contro ogni previsione.
AkiraSakura- Admin
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L'episodio in cui le bambole sono dotate di spirito e il nonno invita le bambine a rispettare il loro punto di vista conferma quello che dicevo con la nerdologa in merito all'animismo shinto negli oggetti di forma umana - e non solo.