Zygmunt Bauman

Autore scoperto recentissimamente con la raccolta di interviste Società, etica, politica, libro che ho vergognosamente sbocconcellato al punto da sentire la necessità di approfondire il suo pensiero con altri testi.

Mi sono procurato Modernità liquida, che dovrebbe offrire una panoramica della visione dell'autore circa la postmodernità (che lui preferisce chiamare appunto "modernità liquida"). A settembre sarà al Festival della Filosofia a Sassuolo, penso proprio che andrò ad ascoltarlo.

In effetti "modernità liquida" è un nome usato anche da Murakami nel contesto del superflat, se non erro.

L'autore afferma che il termine post-modernità può trarre in inganno facendo pensare che la modernità sia incontrovertibilmente conclusa, cosa in realtà non affatto scontata. Per questo la distinzione tra periodo "solido" e "liquido".

Questo pomeriggio sono stato a vedere Bauman al Festival della Filosofia a Sassuolo.
Peccato che ha tenuto la conferenza in un inglese ben poco intelligibile, per cui ad un certo punto ho levato le tende perché non ci capivo più niente
Ha comunque ripreso diverse cose espresse in Modernità liquida, ho fatto bene a finire di leggerlo prima dell'incontro.

Adesso sono alle prese con L'antropologo e il mondo globale di Marc Auge, che sarà a Modena domenica mattina, ma che non andrò a vedere perché la domenica mattina è consacrata al sonno.

Di Auge ho letto il libro sui non-luoghi.

Proprio oggi ho ordinato su ebay modernità liquida. Dopo che lo avrò letto, avrò abbastanza titoli da citare in bibliografia per il dossier sulla postmodernità che sto progettando.