Strano a dirsi, ma questo è uno dei miei dischi preferiti. L'agrodolce malinconia mediterranea che si mescola ai testi taglienti di Mogol in un andirivieni di sensazioni che rimandano a Battisti e Formula 3, i quali vengono reinterpretati in chiave meno mainstream e resi più dinamici dal basso serioso e incalzante di Bob Callero.
SONNO
Noi dormiamo tutti forse ormai...
Seduti sopra un treno io e te
chiudiamo gli occhi anche noi,
perché, perché, perché.
Perché noi coi sentimenti nostri, noi,
cristalli siamo e sappiamo che,
un piccolo sussulto e in pezzi vai. Ed io con te.
A me, a te, importa solamente noi,
e l'egoismo nostro ormai che alimenta,
tu lo sai, soltanto il sonno.
Sonno quando la sveglia grida.
Sonno quando compero e leggo il giornale,
sopra un tram, come tanta altra gente uguale.
Sonno anche il giorno che divento principale.
Sonno quando parlo d'amore.
Sonno quando qualcuno nasce e muore.
IL CALORE UMANO
Ma dove sono io?…
Avevo una grotta e un fuoco per me,
un fuoco che non scotta ma scalda,
il caldo giusto strano del calore umano
e adesso…
LA MIA RIVOLUZIONE (Utena, scelgo te!)
Quanto costa un passo un po' più in là?
Prima un sasso, poi un muro, poi che altro c'è?
I fantasmi, la tua gente che ti chiudono la mente.
Ma io, no, no, io no... non rinuncio.
Quanto azzurro nei tuoi occhi c'è! Ma dimmi
è l'azzurro il colore della libertà?
Il tuo abbraccio caldo e ardente,
sembra un giro d'orizzonte...
Ma io, no, no, io no... non rinuncio.
Una fila di pretini là,
passa un camion, prima frena, poi riparte e va.
Quanti morti ancora vivi, quanti vivi ancora morti...
Ma io, no, no, io no... non rinuncio.
COME UNA ZANZARA
Come una zanzara in Africa,
anche io,
perso fra milioni, ma che dico, fra miliardi di uomini,
il diritto alla paura ho.
Ma perché,
ma perché io sono un uomo?
Ma perché,
oltre al sangue caldo di un cavallo,
ho anche il peso del cervello?
I PRIMI RESPIRI
Tu cosa fai,
rimani o vai,
la tua armatura
forse è sicura,
ma non respiri.
La tua preghiera,
non servirà.
L'orecchio è duro
anche se sa
che non respiri.
SONNO
Noi dormiamo tutti forse ormai...
Seduti sopra un treno io e te
chiudiamo gli occhi anche noi,
perché, perché, perché.
Perché noi coi sentimenti nostri, noi,
cristalli siamo e sappiamo che,
un piccolo sussulto e in pezzi vai. Ed io con te.
A me, a te, importa solamente noi,
e l'egoismo nostro ormai che alimenta,
tu lo sai, soltanto il sonno.
Sonno quando la sveglia grida.
Sonno quando compero e leggo il giornale,
sopra un tram, come tanta altra gente uguale.
Sonno anche il giorno che divento principale.
Sonno quando parlo d'amore.
Sonno quando qualcuno nasce e muore.
IL CALORE UMANO
Ma dove sono io?…
Avevo una grotta e un fuoco per me,
un fuoco che non scotta ma scalda,
il caldo giusto strano del calore umano
e adesso…
LA MIA RIVOLUZIONE (Utena, scelgo te!)
Quanto costa un passo un po' più in là?
Prima un sasso, poi un muro, poi che altro c'è?
I fantasmi, la tua gente che ti chiudono la mente.
Ma io, no, no, io no... non rinuncio.
Quanto azzurro nei tuoi occhi c'è! Ma dimmi
è l'azzurro il colore della libertà?
Il tuo abbraccio caldo e ardente,
sembra un giro d'orizzonte...
Ma io, no, no, io no... non rinuncio.
Una fila di pretini là,
passa un camion, prima frena, poi riparte e va.
Quanti morti ancora vivi, quanti vivi ancora morti...
Ma io, no, no, io no... non rinuncio.
COME UNA ZANZARA
Come una zanzara in Africa,
anche io,
perso fra milioni, ma che dico, fra miliardi di uomini,
il diritto alla paura ho.
Ma perché,
ma perché io sono un uomo?
Ma perché,
oltre al sangue caldo di un cavallo,
ho anche il peso del cervello?
I PRIMI RESPIRI
Tu cosa fai,
rimani o vai,
la tua armatura
forse è sicura,
ma non respiri.
La tua preghiera,
non servirà.
L'orecchio è duro
anche se sa
che non respiri.
Ultima modifica di AkiraSakura il Mer Apr 13, 2016 1:20 pm - modificato 1 volta.